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Il piano editoriale: strumento ancora utile o fine a sé stesso?
Un calendario di pubblicazione, ben eseguito, permette di migliorare il numero di utenti raggiunti e di conseguenza di consolidare la propria presenza e quando previsto di aumentare il numero di vendite.

Abbiamo già parlato di piano editoriale (o come lo chiamano alcuni calendario di pubblicazione) qui sul nostro blog, sottolineandone l’importanza per il successo della content strategy e per il raggiungimento di obiettivi mirati. Ma non abbiamo provato a riflettere sull’utilizzo che alcuni content manager fanno di questo strumento, poiché non sempre avere un programma rigido da seguire può essere la soluzione, ma al contrario rivelarsi una gabbia per la creatività.
Oppure un ostacolo per rimanere al passo con le news, elementi immancabili in una strategia di contenuti, utili per ottenere traffico in entrata ed essere “scelti” da Google News.
In questo articolo voglio spiegarti cos’è il piano editoriale, perché è ancora uno strumento fondamentale se progettato con la testa e quanto è importante focalizzarsi su una varietà di tipologie di contenuti e argomenti, rimanendo comunque liberi di declinarli per le situazioni più adatte.
Cos’è il piano editoriale e a cosa serve
Il piano editoriale è un documento che ha lo scopo di ottimizzare e programmare la pubblicazione dei contenuti. L’espressione è utilizzata anche per la pianificazione sui social network. Un calendario dei contenuti ha la funzione di pianificare la strategia di pubblicazione all’interno di social, magazine, blog o siti web.
Quindi, a meno che tu non sia al tuo primo lavoro come content marketer o non abbia mai sentito parlare di piano editoriale, sai benissimo che una strategia documentata è essenziale. Chissà quante volte lo avrai già letto in giro…
Non ti resta che accettare la realtà, anche se sono consapevole che stilare il piano editoriale non è una passeggiata, e neanche attenersi a delle regole quando lo scrivere è maggiormente creatività.
Però devi ammetterlo: avere una strada da seguire già tracciata in anticipo, senza essere troppo rigidi, sarà quella che ti porterà verso obiettivi a lungo termine, anche internamente al team.
In rete ci sono moltissimi modelli di piano editoriale che puoi scaricare gratuitamente, già impostati. Ne esistono di diversi tipi a seconda dell’obiettivo che vuoi raggiungere.
Se stai per costruirne uno da zero o vuoi perfezionare quello realizzato fino ad ora, continua a leggere il nostro articolo su come fare un piano editoriale e perché.
Perché è importante pianificare un calendario dei contenuti?
- Pianificare i contenuti permette di risparmiare tempo
Il tempo è denaro, probabilmente il primo motivo per il quale gli esperti di marketing stilano un piano editoriale è l’esigenza di ottimizzare i tempi, evitando ogni volta di elaborare quale e che tipo di contenuto pubblicare. - Mantenere una pubblicazione costante
Gestire una pagina social, un blog o un sito internet, significa implicitamente informare il proprio pubblico. Pianificare i contenuti e pubblicarli con cadenza regolare consente di aumentare la propria professionalità e reputazione agli occhi del visitatore. - Evitare errori
Errori grossolani nella pubblicazione di un post, sono eventi piuttosto comuni anche tra i professionisti esperti. Pianificare in anticipo i contenuti, permette di avere un percorso definito da seguire, oltre ad evitare duplicati o che la sequenza dei messaggi pubblicati non segua una linea editoriale definita. - Ottimizzare le campagne pubblicitarie
Ogni attività che ha l’ambizione di utilizzare la rete per acquisire nuovi clienti, in genere, pubblica contenuti seguendo degli obiettivi di breve, medio e lungo periodo. Alcuni post di breve periodo ad esempio, possono riguardare un aggiornamento o una news del giorno; nel medio e nel lungo periodo diversamente, sono messaggi volti a fidelizzare, informare e mantenere contatto con il pubblico. - Pubblicare contenuti di qualità superiori alla concorrenza
Concorrenza o competitors che dir si voglia, sono coloro i quali vendono prodotti o servizi simili a quelli della propria attività. L’utente online basa sempre di più le sue scelte su quanto reputa un’azienda affidabile. Un calendario editoriale permette di elaborare dei contenuti non improvvisati che alla lunga hanno un impatto positivo sui lettori. - Analizzare le performance dei propri post
Un piano editoriale aiuta a tenere traccia di quali post generano maggiori interazioni, commenti e like. Analizzare l’andamento dei
contenuti permette quindi di elaborare un piano per migliorare la qualità dei post, individuando i giorni della settimana e gli orari più consoni a seconda del tipo di messaggio condiviso.
Come creare un piano editoriale
La stesura di un piano editoriale è una di quelle attività altamente personalizzabili nella quale ognuno con dedizione ed esperienza trova il metodo più consono a seconda degli obiettivi che vuole raggiungere.
Un calendario di pubblicazione può essere elaborato sia in modo classico servendosi di carta e penna, sia può essere stilato servendosi di un foglio elettronico o servendosi di tool appositi. Due metodi questi ultimi molto utili quando si lavora in team e di conseguenza sono diverse le figure che lavorano all’ottimizzazione del calendario.
In generale, seguire i seguenti passaggi aiuta nella creazione di un efficace piano editoriale:
- Identificare quali piattaforme social utilizzare per condividere i messaggi.
A seconda del prodotto/servizio o contenuto da pianificare, è importante in fase preliminare identificare le piattaforme che si utilizzeranno per le proprie strategie di marketing. - Elaborare per ogni canale scelto una strategia propria e coerente con il tipo di piattaforma.
Ogni social network (Facebook, Instagram, Twitter, TikTok, LinkedIn) ha un pubblico specifico e un modo diverso di recepire i messaggi. Essere a conoscenza delle differenze, consente di pubblicare un messaggio specifico a seconda della piattaforma. - Pianificare giorni e orari per ogni post.
In genere, il mercoledì e il giovedì sono i giorni più indicati per la pubblicazione dei contenuti di tipo pubblicitario o informativo. L’orario ideale dipende dal tipo di pubblico che ognuno di noi ha. In tal senso può essere utile analizzare il traffico per ogni piattaforma social. Facebook ad esempio registra picchi di traffico il mercoledì alle ore 15.00, il giovedì e venerdì alle 13.00 e alle 16.00. - Creare una cartella condivisa nella quale tutti i collaboratori possono inserire i loro contributi.
Quando si lavora in gruppo, sono diverse le figure che collaborano ad un piano editoriale: copywriter, grafico, il responsabile della comunicazione. È buona prassi consentire a tutti i soggetti coinvolti di lavorare utilizzando una cartella condivisa. - Elaborare i contenuti testuali, le immagini e i video da pubblicare.
Ora non resta che elaborare dei contenuti coerenti con il piano di lavoro stilato. Il piano editoriale una volta approvato permette di lavorare esclusivamente sul messaggio senza più doversi preoccupare di cosa e quando pubblicare. - Pubblicare i contenuti.
L’ultimo passaggio consiste nella pubblicazione vera e propria. Come già evidenziato in precedenza è buona prassi monitorare costantemente le performance dei post condivisi sui social network, sul blog o su un sito internet.
Dopo aver letto fino qui, sei d’accordo anche tu che intendere la stesura di un piano editoriale come non utile, è una considerazione sbagliata?
Un calendario di pubblicazione, quando ben eseguito permette effettivamente di migliorare il numero di utenti raggiunti e di conseguenza di consolidare la propria presenza e quando previsto di aumentare il numero di vendite.