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Instagram Reels non è una minaccia per TikTok
TikTok nasce per mantenere salda l’attenzione delle persone in maniera costante mentre Reels è una nuova funzionalità creata per registrare clip di 15 secondi su Instagram: ci sono delle similitudini tra le due piattaforme ma non è detto che Reels sia una minaccia per TikTok, vediamo insieme perché.

Si è parlato molto di TikTok ultimamente… Dal Presidente Trump che vuole limitarne l’utilizzo negli Stati Uniti facendolo comprare da un’azienda americana, a Microsoft che vorrebbe acquistare il media network per 30 miliardi di dollari, fino ad arrivare a Facebook che torna all’attacco con la strategia del “social clone” creando Instagram Reels.
Non è la prima volta che a Menlo Park tentano di copiare quello che già funziona nei competitors; ti ricordi di Snapchat? Il social non si è più ripreso dall’avvento delle Instagram Stories.
Succederà anche questa volta? Instagram Reels è o non è una minaccia per TikTok?
Non è ancora chiaro quanto Reels sarà sfruttato per la pubblicità o per gli acquisti online. Una cosa però è certa: i video di 15 secondi con effetti visivi molto cool che si sincronizzano con la musica, potrebbero far aumentare la permanenza su Instagram a discapito di TikTok.
Tempismo impeccabile per Facebook? Chissà…
Reels è davvero una minaccia per TikTok, o no?
Facciamo un attimo il punto della situazione: TikTok nasce per mantenere salda l’attenzione delle persone in maniera costante; il suo algoritmo intrattiene con contenuti sempre disponibili, gratuiti, anche se si hanno meno di 18 anni. Conta circa 800 milioni di utenti, è stato scaricato più di Instagram, Facebook e Youtube messi insieme.
Il 90% di questi tiktokers apre TikTok più di una volta al giorno, e secondo alcuni studi sembra che un terzo degli utenti sia sotto i 14 anni.
Invece Reels è una nuova funzionalità che nasce per registrare clip di 15 secondi su Instagram. Brevi video che possono essere modificati con degli effetti, arricchiti con della musica e condivisi nelle storie, oltre che nella sezione Esplora di Instagram.
Ci sono delle similitudini tra le due piattaforme, ma non è detto che Reels sia una minaccia per TikTok e ora ti spiego perché.
La differenza tra Reels e TikTok
In molti non comprendono ancora qual è la differenza tra un social network e un media network.
Il motivo principale per cui un utente utilizza un social network è guardare i contenuti di persone che conosce; quello per cui utilizza un media network è guardare qualcosa che gli interessa.
Instagram appartiene alla prima categoria, come anche Snapchat e Facebook, TikTok alla seconda insieme a Youtube e Twitter, luoghi virtuali in cui il feed è popolato da persone sconosciute che intrattengono con video o con brevi riflessioni.
Quindi, è veramente esatto paragonare il lancio di Reels a quello delle Stories e pensare che, come queste ultime hanno messo fuori gioco Snapchat, anche la nuova funzione di Instagram intaccherà il successo di TikTok?
Forse sarebbe più corretto prendere come esempio quello che Instagram ha fatto con IGTV, cioè integrare un media network in un social network, posizionandosi nella sezione Esplora.
Instagram Reels e TikTok invece cosa hanno in comune?
Reels di proprietà di Facebook e TikTok di proprietà cinese sono visti come competitor poiché entrambi offrono contenuti brevi, corredati da effetti e musiche orecchiabili e alimentati dagli influencer.
Instagram Reels è praticamente il tentativo di Facebook di offrire agli utenti un unico luogo per creare contenuti multimediali più completi rispetto alle Storie. Fino a qualche mese fa avevi una sola scelta per pubblicare videoclip, ed era TikTok.
Ed ecco che non appena è stata annunciata la nuova funzionalità di Instagram, tra gli esperti del web si è subito sparsa la voce che potesse rappresentare una minaccia per la piattaforma cinese.
Solo che Instagram Reels e TikTok non sono così simili come in molti pensano. Non puntano allo stesso target e non hanno lo stesso obiettivo.
Oltre alla differenza nella durata del contenuto (TikTok consente agli utenti di creare fino a 60 secondi di contenuto, Instagram Reels ne limita la creazione a 15) cambia lo scopo per cui queste due piattaforme esistono: la prima nasce per intrattenere, la seconda per promuovere.
Instagram è una piattaforma e Reels è uno strumento integrato per la creazione di contenuti che si sincronizza perfettamente con le altre funzioni con cui utenti e marchi hanno già familiarità: Storie, IGTV e Instagram Shop.
Mentre in TikTok i brand faticano ad arrivare, nonostante i contenuti siano virali, intuitivi e si diffondono velocemente. A differenza di altre piattaforme dove gli hashtag sono i re nella ricerca, su TikTok è la musica a farla da padrone: tocca l’audio e scopri chi ha creato video con quella stessa melodia.
TikTok punta alle emozioni; è radicato negli individui di età compresa tra 16 e 24 anni, che costituiscono il 42% degli utenti dell’app i quali ricordano suoni e sentimenti prima di nomi ed hashtag. Guardano alla sostanza del contenuto, piuttosto che al contenitore.
Instagram con Reels invece punta alla promozione e attira già un pubblico diversificato con il 72% delle persone di età compresa tra 13 e 17 anni, il 67% delle persone di età compresa tra 18 e 29 anni e il 47% delle persone di età compresa tra 30 e 49 anni che utilizzano la piattaforma.
Durante il periodo di quarantena Instagram ha visto diminuire la pubblicazione di contenuti da parte di brand e influencer, colpa forse del vincolo del non potersi spostare in altri luoghi al di fuori della propria abitazione per creare video coinvolgenti.
TikTok invece ha fatto 2 milioni di download nella prima settimana di lockdown e si rivela il social con la più alta percentuale di crescita arrivando a raggiungere i 7 milioni di utenti unici a marzo 2020, con un’audience quasi quadruplicata rispetto allo stesso mese dello scorso anno.
Qui la domanda sorge spontanea: i professionisti creativi del web cambieranno le loro abitudini per adeguarsi a TikTok e alla giovanissima audience della piattaforma, o troveranno un modo per far funzionare Reels secondo le loro esigenze?
Forse, questa volta il copiare le funzionalità potrebbe non bastare per il buon caro e vecchio Zuckerberg.