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Patreon, cos’è e perché implementarlo nella propria strategia di marketing

Patreon consente ai creator di avere sostegno direttamente dai fan: è un social che non si rivolge alla massa e non è necessario quindi adeguare i contenuti per renderli accessibili a persone esterne al tuo settore. Scopriamo insieme perché è un valido alleato nell propria strategia di marketing.

Iride News
Pubblicato il 2 Febbraio 2021
5 min e 42 sec

Dai musicisti ai videomaker, dai giornalisti ai creatori di podcast, dagli youtuber agli streamer di Twitch, per il popolo dei creativi sul web esiste una piattaforma per condividere il proprio lavoro e guadagnare. Si chiama Patreon, e non si tratta di fare soldi con le entrate pubblicitarie come con Youtube o i siti web (che, detta tra noi, non sono poi così alte per i contenuti di valore che potresti creare).

Valore ed entrate monetarie sono i motivi principali per cui molti creators si uniscono a piattaforme di crowdfunding come Patreon.

Quindi, se hai davvero necessità di generare entrate con il tuo lavoro creativo, nonostante la tua fanbase di Youtube stia crescendo, prova ad iscriverti a Patreon per far aumentare i tuoi guadagni e monetizzare la tua community di affezionati.

In questo articolo ti aiuto a scoprire cos’è e come funziona Patreon e perché il sistema win to win di questa piattaforma cambierà il modo di creare contenuti.

 

Cos’è Patreon e come funziona: conosciamo la community di creators

Patreon, cos'è e perché implementarlo nella propria strategia di marketing

Patreon è una piattaforma di crowdfunding che consente agli utenti, che diventano poi fan, di pagare e supportare gli artisti ed i creators per il loro lavoro.

Per i produttori di video, webcomics, musica, scritti, podcast… Patreon è un modo per avere delle entrate monetarie su quelli che altrimenti sarebbero contenuti gratuiti su social generalisti (ads a parte), e consente ai fan di contribuire alla crescita del loro artista o creator preferito.

Patreon è diventato popolare soprattutto grazie agli Youtuber, agli Streamer di Twitch ed ai podcaster. Funziona perché invita le persone a far parte di un qualcosa che offre davvero dei vantaggi, come accessi gratuiti a contenuti esclusivi, esperienze migliori e coinvolgenti, community informative di nicchia, tutto in cambio di un unico abbonamento.

La piattaforma quindi mette in condizione i creators di creare contenuti di valore, perché destinati ad una community di nicchia pagante; e agli utenti di pagare per ottenere il massimo dai loro creators preferiti.

Si innescano così un sistema win to win di qualità ed una riprova sociale genuina che porta vantaggi ad entrambe le parti.

Il CEO e co-founder Jack Conte, musicista prima che imprenditore, conosce benissimo questi meccanismi. L’obiettivo che vuole raggiungere con Patreon è infatti far capire soprattutto alle nuove generazioni che una professione creativa può esistere, o coesistere con altre, e che piattaforme come questa possono cambiare cosa significa essere un artista nell’era digitale.

Oggi, la piattaforma di Patreon serve più di 150.000 artisti e creators in tutto il mondo che generano entrate offrendo contenuti esclusivi ad una rete di oltre 4 milioni di utenti in 180 paesi. Il guadagno si stima intorno ad 1 miliardo di dollari (per saperne di più guarda questo articolo di Tech Crunch).

Ma come funziona Patreon nello specifico e come sfruttarlo per il proprio business?

 

Come funziona Patreon

Patreon, cos'è e perché implementarlo nella propria strategia di marketing

Patreon, abbiamo visto, è quindi una piattaforma di crowdfunding che permette di dare e ricevere ai e dai creators iscritti.

È uno scambio equo dove i sostenitori ricevono dei vantaggi, come video, podcast, contributi esclusivi, accesso anticipato a nuovi contenuti e senza pubblicità, e la possibilità di dare feedback e suggerimenti.

Patreon è praticamente diventato il “social dei creativi”, che attinge dalla Community degli altri social network per accrescere gli iscritti. Diventa molto più semplice in questo modo integrare Patreon in una strategia di marketing più ampia e scoprire come convertire in lead i follower di Youtube, ad esempio.

Anche perché è proprio in seguito ai  cambiamenti nel modo in cui il social del tubo paga i creators che in molti si sono spostati su Patreon, per avere ovviamente guadagni più consistenti.

Come?

In pratica la piattaforma permette di inserire abbonamenti mensili o pagamenti una tantum, ad esempio per ogni video, podcast, corso pubblicato.

Su Patreon esistono diversi livelli di pagamento e maggiore è il compenso che un creator riceve, più alto è il livello dei contenuti che offre, a volte includendo anche oggetti o slot con richieste personalizzate.

In tutto ciò Patreon come guadagna? Con le commissioni sull’importo pagato dai fan ai creators, che si aggirano intorno ad un 5% a transazione.

 

Patreon, come utilizzarlo per il tuo brand: cosa fare e cosa non fare

Patreon è la soluzione per tutti? Mi dispiace deluderti, no, non lo è, nonostante abbia un’interfaccia davvero semplice ed intuitiva.

Molte persone si iscrivono pensando che una volta dentro alla community i sostenitori arriveranno in massa a donare dei soldi, e invece ahimé non è proprio così.

Ci sono delle cose che devi sapere prima di addentrarti in Patreon e degli accorgimenti da seguire:

  • Prima di iscriverti devi avere un progetto chiaro in mente, che funzioni e che sia utile per le persone. Il primo errore che si commette è quello di credere di dover essere pagati per essere creativi.
  • Dopo aver realizzato il tuo progetto “WOW” devi costruire una fan base. E non una qualsiasi, ma una community di persone che non vedono l’ora di seguire e sostenere i tuoi lavori creativi; altrimenti non andrai da nessuna parte.
  • Mostra apprezzamento verso gli altri “inquilini”, iscriviti al loro Patreon e sostienili. Se il tuo lavoro avrà valore la persona ricambierà il sostegno.
  • Consiglio molto importante: devi avere ben chiari i vantaggi che puoi offrire alla tua community. Pensa un modo con cui puoi aggiungere valore ai tuoi fan; perché ti seguono e soprattutto per cosa? Prenditi il tempo necessario per scegliere la ricompensa da offrire su Patreon. E ricordati, le persone vengono da te perché i tuoi contenuti sono di loro gradimento.
  • Di quanto deve essere il sostegno finanziario di cui hai bisogno per i tuoi progetti? L’essere creativi non basta, devi convincere le persone a registrarsi per supportarti.
  • l’ultimo consiglio, il più importante: pensa a Patreon come ad un investimento.

Qui trovi dei consigli utili e dei modelli da implementare per il tuo business direttamente dal blog di Patreon.

 

Perché implementare Patreon in una strategia di marketing

Patreon soddisfa chiaramente un bisogno: consente ai creator di avere sostegno direttamente dai fan. È un social di nicchia, non si rivolge alla massa e non è necessario quindi adeguare i contenuti per renderli accessibili a persone esterne al tuo settore. I frequentatori di Patreon parlano la tua stessa lingua.

Può essere un bene, certo, ma anche una grande responsabilità.

Patreon sta cambiando la creazione dei contenuti, e per molti creators questo è un vantaggio.

Fino ad ora la maggior parte di artisti e creativi hanno realizzato guadagni grazie alle pubblicità, all’advertising su canali come Youtube, blog o sponsorizzazioni per prodotti e aziende.

Ma tutto questo non può durare per sempre… Infatti nel 2017 un cambio nelle linee guida di Youtube ha innescato quella che è stata definita l’”Adspocalypse”, l’apocalisse delle ads, che ha portato ad una riduzione drastica dei guadagni.

Patreon consente ai creatori di essere finanziati direttamente dai loro fan più affezionati e di avere delle entrate fisse mensili.

Per gli utenti invece, essere su Patreon significa supportare il creators preferito, ottenendo contenuti esclusivi in cambio.

E più il pagamento continuerà ad esserci, più il creators creerà contenuti utili e più il sostenitore continuerà a seguirlo.